Ieri sera ho assistito alla proiezione dell’ultimo lavoro di Ettore Pasculli “L’Amico Segretoâ€.
Presentato nell’auditorium della prestigiosa sede di Assolombarda. Il progetto sostenuto da Bayer affronta tematiche importanti legate alla droga, al doping, allo sport, purtroppo non sempre “pulitoâ€, il tutto farcito con la splendida interpretazione del giovane protagonista affetto dalla sindrome di Down. Il tema riguarda il mondo agonistico dell’equitazione. Nella cornice di San Patrignano i cavalli della comunità sono gli attori del film, che, oltre ad essere pluridecorati per i loro risultati agonistici, svolgono l’importante ruolo di accompagnare il percorso dei ragazzi che abitano la comunità ; animali spesso vittime della volontà egoista dell’uomo che vuole ottenere “risultati†a qualunque prezzo. Il regista descrive molto bene la storia che scorre liscia evidenziando il terribile mondo del doping, l’avidità dell’uomo, l’arroganza, l’invidia di chi è disposto a passare sopra a qualsiasi cosa per raggiungere l’obiettivo anche a dispetto delle qualità atletiche di chi, invece, crede ancora nello “sport pulitoâ€. Ma c’è lo spazio per i sentimenti veri, messi in luce dal giovane protagonista che non avendo la fortuna di essere una persona normale farà emergere con la sua ingenuità i valori che contano.
La qualità delle immagini è stupefacente, un altro esempio di quello che si può realizzare con la tecnologia digitale ad alta definizione.
Ho avuto la fortuna di produrre il precedente film di Ettore Pasculli “Aldilà del vetro†scritto con la collaborazione di Daniele Rosa che in rappresentanza di Bayer ha sostenuto e scritto insieme a Ettore quest’ultimo lavoro, e ho avuto modo di apprezzarne le notevoli qualità ampiamente dimostrate anche questa volta.
Nel film c’è tutto: passione, sentimento, suspance; c’è anche spazio per divertirsi e commuoversi, cosa volere di più??
Bravo Ettore! Bravo Daniele!
Auguro al film il successo che merita.
L’ho visto anch’io L’amico segreto, ed è una porcheria tale che è difficile immaginarsela. chiunque abbia scritto quanto sopra o non capisce niente di cinema o è prezzolato, più grave ancora se è vero che è un produttore, vuol dire che siamo davvero in mani pessime, se neanche un produttore è in grado di riconoscere il talento e lo trova in un lavoro che ne è del tutto privo.
ragazzi che schifezza l’amico segreto! ahahah!