Oggi diamo un’occhiata al backstage di SPI. Servizi e Promozioni Industriali è una società che fa parte dell’Unione Industriali di Varese e che è particolarmente affezionata al concorso Movi&Co. e partecipa da ben 6 anni.
Quest’anno uno dei video SPI sarà promosso dall’Unione degli Industriali Tessili di Varese che in collaborazione con la LILT (Lega Italiana Lotta Tumori) vuole porre l’attenzione sulle importazioni tessili in merito al rispetto delle direttive europee di prevenzione, sia nei confronti delle malattie della pelle, che delle malattie tumorali.
Sara Grimaldi giovane regista italiana approdata a Parigi è alla sua prima partecipazione a Movi&Co.
M&C: – la difficoltà più grande e la cosa più particolare successa sul set
Sara: – la cosa più particolare: ci sono state alcune cose particolari. la prima è stata un’attrice di 22 anni che intepretava un’adolescente che doveva piangere, ha chiesto allo stop di essere abbracciata dall’aiuto regista. Giuro, che è successo, l’abbiamo anche filmato, perché per non turbala stavamo tutti zitti e facevamo il ciak alla fine. Insomma, alla fine, prima del ciak, si volta verso il mio aiuto, Alexandra, e le dice “io però avrei bisogno di un abbraccio”. Immaginate la scena, io ero davanti al mio monitor e ho dovuto spostarmi due volte per vedere se stava succedendo veramente…
Un’altra cosa particolare era che per salire sul tetto eravamo costretti a utilizzare una scala da cantiere, per passare da una botola. quindi anche lì, immaginati le scene, io terrorizzata che qualcuno potesse cadere e farsi male.
Poi c’era la scenografa che sbraitava con la sua assistente (ma quando non era presente) ogni due per tre perché non faceva mai quello che le diceva, oppure il fatto che sia io che il direttore della fotografia girassimo sempre con dei lenzuoli addosso perché li usavamo per riparare i monitor dalla luce.
le difficoltà: tante, prima di tutto la difficoltà di avere i permessi. Gli abbiamo avuti solo il giorno prima, perché la persona dell’amministrazione condominiale che doveva fornirceli è partito in seminario il giovedì precedente senza avvertirci. Non ti dico il panico! Per fortuna il mio primo aiuto è riuscita a trovare un piano b che poi non abbiamo usato.
Un’altra difficoltà è stato lavorare con i bambini degli anni ’50 perché essendo bambini si stancavano prima e ovviamente non erano in grado di fare le cose nello stesso modo tra un’inquadratura e l’altra.
Poi anche riuscire a tenere il ritmo è stato difficile. Avevo previsto molte inquadrature e molti carrelli e non era “évident”, come direbbero qui.
Anche la costruzione delle scenografie non è stata semplice, perché costava molto fare quello che la scenografa aveva inizialmente pensato e abbiamo dovuto rivedere tutto all’ultimo.
le soddisfazioni: tante, perché siamo riusciti a fare un bel lavoro ed è davvero merito di tutti.
E poi perché alla fine delle riprese sono venuti tutti a ringraziarmi, perché avevano lavorato bene e in un ambiente piacevole e questa è stata davvero una bella soddisfazione.
M&C: quante persone avete coinvolto e quante ore di lavoro?
Sara: 16 tecnici (di cui due truccatori, una costumista con assistente, e una scenografa con assistente) e 13 attori (di cui una voce off). Insomma, un bel gruppo. Ci sarebbe dovuto essere anche un montatore, che ci ha però lasciato a piedi. Per fortuna però 5 amici mi hanno riguardato il video per dirmi cosa ne pensavano del montaggio fatto.