Una “vecchio” Partner Movi&Co + un nuovo videomaker = una nuova storia da raccontare.
Acea, azienda Partner di Movi&Co ormai da 7 edizioni è stata una delle prime aziende in questa edizione a confrontarsi con la nuova formula di Movi&Co.
Infatti da quest’anno le Aziende Partner incontrano 3 videomaker ai quali fare il brief e poi, sulla base delle idee creative proposte, scelgono quello con cui vogliono lavorare e al quale faranno realizzare il video che va in Concorso.
Un cambiamento pensato per valorizzare il talento dei giovani videomaker e per inserirli direttamente nel mondo del lavoro, facendogli fare un’esperienza concreta che si avvicini il più possibile a quella che affronteranno quando realizzeranno video su commissione.
Senza trascurare l’aspetto del compenso: Movi&Co è infatti stato il primo contest in cui oltre ai premi è garantito un rimborso spese per i partecipanti, che quest’anno ammonta a 1300 euro, di cui 500 vengono dati al videomaker scelto, già in fase di pre-produzione del video.
Troviamo molto interessante il nuovo format di selezione, – dichiara Katia Vinciguerra, Comunicazione, Pubblicità e Web Office di Acea – ancora più vicino a quello che generalmente succede in un’azienda quando si decide di realizzare uno spot. Si lancia una gara e si invitano una serie di agenzie alle quali si chiede di rispondere al medesimo brief con delle idee creative. Il progetto che convince di più sarà il prescelto.. Così come quest’anno è successo con Movi&co. Inoltre la competizione è un’ottima fonte per stimolare la creatività e i risultati, nel nostro caso, direi che si sono visti.
3 i videomaker in gara per Acea, preselezionati da Movi&Co fra gli iscritti alla Piattaforma Creativa.
Il videomaker scelto da Acea è Nico Capogna, 28 anni pugliese, partecipa a Movi&Co per la prima volta e quindi con questo progetto concorrerà anche al Premio Miglior Videomaker Emergente di 3000 offerto da Assolombarda.
Ho visto personalmente i responsabili Acea due volte fino ad adesso, e mi sono sentito con loro diverse volte in via telematica– racconta Nico – Sin dal brief iniziale il rapporto è andato nel migliore dei modi: ho subito intuito i temi a loro fondamentali e soprattutto i modi per raccontarli. Ho fatto diverse proposte e tutte quante sono state accolte con molto entusiasmo, ma alla fine la vincitrice è stata la proposta in animazione. Il confronto con loro è stato molto interessante e stimolante, penso si sia creata una particolare intesa. Nell’ultimo incontro mi è stato detto che durante il brief feci un’osservazione che li meravigliò e li fece sorridere. Quasi al termine del brief, a discapito di qualsiasi possibile tecnicismo collegato al termovalorizzatore, la mia osservazione fu: “Quindi è come se il termovalorizzatore zippasse i rifiuti?”.
Nico infatti, con la sua proposta in animazione, linguaggio molto caro ad Acea che è stata una delle prime aziende di Movi&Co ad affidarsi totalmente alla creatività dei videomaker abbinati e sperimentare con le più svariate tecniche di animazione, riconoscendone l’impatto e la forza di comunicazione, ha totalmente stregato l’Azienda.
Tutte le proposte erano molto interessanti ma solo uno dei ragazzi è riuscito, con ben due delle sue idee, a colpire in pieno il brief. – continua Katia Vinciguerra – Quest’anno abbiamo richiesto ai giovani videomakers di realizzare uno spot sull’attività di termovalorizzazione svolta da Acea. Li abbiamo invitati a trovare una metafora narrativa originale e incisiva, in grado di far capire l’importanza dell’impianto all’interno del processo di smaltimento dei rifiuti e non cadere nell’errore di inquadrarlo come un’alternativa a una centrale di produzione di energia elettrica.
Entriamo dunque nel vivo della produzione del video Acea e facciamoci raccontare direttamente da Nico come procede il lavoro, quali sono le difficoltà e soprattutto quanto tempo è stato investito.
La difficoltà più grande è stata quella di confrontarmi per la prima volta su un progetto video che vede nella tecnica dell’animazione in vettoriale l’unico medium narrativo. Sono un videomaker e montatore, ma anche un compositor video: fra le mie esperienze spesso mi è capitato di dovermi confrontare con degli inserti in grafica e in animazione, ma, appunto, si parlava di inserti, ossia di “complementi” alla ripresa e al montaggio vero e proprio.
Ed è da questo motivo che deriva una delle più grandi soddisfazioni: quella di veder realizzato il mio primo lavoro in animazione. L’altra soddisfazione è vedere che il video sta piacendo e funziona. L’aver riassunto in chiave minimalista i temi fondamentali a cuore all’Acea, andando diretti ai concetti chiave sull’utilizzo del termovalorizzatore mi ha permesso di ottenere uno spot ironico e dinamico. Ma questo non mi ha negato la possibilità di problematizzare e sensibilizzare alla questione dei rifiuti e del loro smaltimento, un problema reale e che molti non vogliono considerare: e questa è stata l’altra mia grande soddisfazione.
Insieme a me sta lavorando al video anche Eric Guerrino, sound designer con diversa esperienza alle spalle, responsabile di tutto quello che concerne i suoni del video. La lavorazione, soprattutto a livello visivo, va avanti da metà luglio. C’è stata una breve interruzione nel mese di agosto, ma subito dopo si è ripartiti in quinta con il lavoro.
Quando c’è la passione, ma soprattutto l’amore per il proprio lavoro, il tempo non ha confini…e si arriva a lavorare anche 10 ore di fila senza nemmeno rendersene conto!
In attesa di vedere il video finale di Nico Capogna per Acea gli auguriamo un grande in bocca al lupo!