Federutility – Storie da backstage

Continua l’esplorazione nel mondo dei backstage di Movi&Co. oggi con una storia tutta in animazione, quella di Federutility, che già l’anno scorso si era aggiudicata il Terzo Posto con un video in stop motion.

 

Quest’anno entrambi i video usano l’animazione, nel caso di Michele Santini, che ha realizzato un video sull’energia si parla di animazione tradizionale, ovvero disegni fatti a mano senza l’impiego di tecnologia. Lucia Rotelli, per il video sull’acqua ha mischiato una serie di tecniche e stili che vanno dal cutout a Emiliano Ponzi.

 

Michele ha già partecipato a diverse edizioni di Movi&Co sempre realizzando video in animazione e sperimentando ogni anno nuove tecniche e creando ogni volta prodotti originali e personali. Quest’anno ha scelto l’animazione tradizionale, che l’ha portato a lavorare sul progetto Federutility per circa 800 ore:

è stata un’esperienza meravigliosa che ovviamente comporta anche un enorme sforzo fisico…stare seduti per tante ore consecutive disegnando praticamente lo stesso disegno, almeno questo è quello che direbbe un osservatore poco attento…la bellezza della tecnica tradizionale dell’animazione sta proprio in questo, è un lavoro minuzioso, artigianale direi, in cui i disegni si creano uno dopo l’altro, il primo genera il secondo e così via e solo dopo tante tante ore di fatica si vede il risultato.

 Ma la fatica svanisce presto, ci spiega Michele Quando si montano le immagini e si crea l’illusione del movimento, dell’azione, il momento in cui le immagini prendono vita anche se nello schermo non succede nulla, anche se non c’è azione, “il passaggio da un frame all’altro fa vibrare i disegni, le righe ondeggiano lievemente e tutto prende vita…” per citare  Winsor McCaySAMSUNG

SAMSUNG

Gianluca Spitella, Responsabile Comunicazione di Federutility, dopo l’esperienza dell’anno scorso è sempre molto incuriosito e affascinato dalle proposte dei giovani video maker, soprattutto quelle  in animazione:

è sempre giusto lasciare le orecchie e gli occhi spalancati verso quello che hanno da dire i giovani. Quando poi sono artisti, diviene quasi una “convenienza”. I loro occhi sono in grado di vedere cose che alla maggior parte delle persone sfuggono. Il pensiero laterale degli artisti aiuta l’evoluzione delle cose. La razionalità serve ad organizzare le attività e a gestirle, ma il mondo è nato dal caos e dalla contaminazione di elementi differenti.

 

Ed è proprio questo il caos di cui ci parla Lucia Rotelli, della difficoltà di realizzare quello che si è ideato, nello stesso identico modo in cui si visualizza nella mente

In generale la difficoltà maggiore nell’esecuzione di un corto è che l’idea iniziale, sviluppata dalla mente, spesso non corrisponde a ciò che riesci a realizzare concretamente.

È una sorta di lotta titanica tra l’ideazione e i limiti che impone la materia, il risultato concreto.

Inoltre l’atto creativo, che è quello che dà la maggiore soddisfazione, è breve rispetto al prosieguo. Vorresti vedere subito realizzato quello che hai nella tua testa ma i tempi di gestazione sono lunghi e le ore di lavoro tante, anzi troppe.

 

Lucia partecipa per la prima volta a Movi&Co, gareggiando così anche per il Premio Miglior Videomaker Emergente di 3000 euro, istituito da Assolombarda:

Non mi è capitato spesso di cimentarmi in un corto pubblicitario, avere a che fare con una committenza è stata una sorta di sfida per me. Valutare i bisogni del cliente, trasformarli in qualcosa di creativo è un discorso affascinante ma anche difficile, perché comporta un’opera d’immedesimazione.

Fortunatamente per me, e penso sia cosa rara, il cliente si è dimostrato disponibile e con un’idea precisa del messaggio che voleva trasmettere attraverso il corto, valorizzare il lavoro delle persone che lavorano nell’azienda.

La maggior parte della gente son sa cosa c’è dietro un corto d’animazione, divertimento, creatività, ma anche tanta fatica e frustrazione.  La più grande soddisfazione credo sarà vedere il lavoro finito, sperando che sia il più possibile simile a quello che avevo immaginato.

BkgSviluppo

Lucia ha scelto per l’interpretazione del suo brief “L’acqua non cade dal cielo” una strada molto particolare: la reinterpretazione di quadri famosi

Lucia ha avuto uno sguardo nuovo. Ha affiancato l’immagine dell’acqua ad opere note, facendomi rendere conto di quante volte, in quelle stesse immagini viste nei musei, nei libri di scuola o nei libri d’arte, avevo guardato a tutto ma non mi ero accorto della presenza dell’acqua.

racconta Gianluca Spitella – E’ un po’ quello che ci succede da cittadini. Non ci rendiamo più conto dell’importanza dell’acqua perché siamo abituati ad averla disponibile. L’unico sforzo che ci viene richiesto è quello di aprire il rubinetto. Una realtà che vale soltanto per una parte del mondo.

Infine l’arte mi ha fatto venire in mente quanto, nel corso dei secoli, il mestiere di cercare, raccogliere, incanalare l’acqua si sia evoluto, al punto di trasformare i mestieri in un sapere operativo. Il mestiere si affina fino a diventare anch’esso una forma d’arte.  

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Uno degli obiettivi di Movi&Co è che le aziende, terminato il Concorso, utilizzino i video realizzati per le loro attività di comunicazione, proprio come ha fatto Federutility l’anno scorso con il video vincitore e che speriamo rifaccia quest’anno sia con il video di Michele sia con quello di Lucia

 

L’energia e il gas sono temi difficili, perché si tratta di materia intangibile, di servizi difficilmente illustrabili. Dell’energia cogliamo la sua assenza e non la sua presenza. Quando manca la luce ci accorgiamo di quanto sia importante averla. – continua Gianluca Spitella – Michele ha quindi un compito complesso, del quale noi speriamo di raccogliere un’interpretazione giovane, che consenta di diffondere un  po’ di sensibilità su temi di risparmio energetico, di efficienza, di energie rinnovabili…

 

Le storie di Lucia e Michele, per Federutility, ci ricordano che anche quest’anno i video che trattano temi legati alla Responsabilità Ambientale e Sociale, gareggiano per un Premio Speciale: la possibilità di avere il video titolato dalla Commissione nazionale Italiana per l’UNESCO

 

Un grande in bocca al lupo anche a Lucia e Michele!

 

A presto con un nuovo backstage

 

 

 

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